Buon lunedì a tutti!
Vi chiedo umilmente perdono per aver tardato di 24h questo post, ma tra ieri e oggi son stata davvero male, e ora mi sto riprendendo un po'.
Almeno per essere riuscita ad assemblare questo post.
E abbiamo anche una sorpresa per tutti voi.
A uno di voi che commenterà le varie tappe del blogtour l'autrice invierà un breve racconto o poesia come "premio", mentre nel caso in cui il vincitore sia un autore l'autrice pubblicherà nel suo blog la segnalazione della vostra opera. ;)
Vi chiedo umilmente perdono per aver tardato di 24h questo post, ma tra ieri e oggi son stata davvero male, e ora mi sto riprendendo un po'.
Almeno per essere riuscita ad assemblare questo post.
E abbiamo anche una sorpresa per tutti voi.
A uno di voi che commenterà le varie tappe del blogtour l'autrice invierà un breve racconto o poesia come "premio", mentre nel caso in cui il vincitore sia un autore l'autrice pubblicherà nel suo blog la segnalazione della vostra opera. ;)
“E ADESSO SCRITTORE… CONTINUA TU!”
A) DARE SFOGO ALLA SUA SCRITTURA CREATIVA SCEGLIENDO UNO DEI TRE QUESITI PROPOSTI
B) DARE ORIGINE A UN RACCONTO BREVE SCEGLIENDO TRA TRE INCIPIT
B)
1) FANTASY
Il sole stava tramontando sulle verdi vallate di Renwinter quando Spoongy, elfo nato e cresciuto nel villaggio più piccolo del Regno di Nalyssa, iniziò la sua corsa a perdifiato giù per il sentiero immerso nella foresta di Kinwood. Se le sue orecchie a mezzapunta non lo avevano tradito stavolta, aveva appena sentito un rumore di zoccoli avvicinarsi ed era raro vedere dei cavalieri a Renwinter.Correva senza sosta quando inciampò in un sasso e, perdendo l’equilibrio, si ritrovò con la faccia nella polvere. Sei cavalieri dalle armature argentate, lo aspettavano alla fine del sentiero e la sua vita sarebbe cambiata presto, molto presto.
Il giovane si alzò rapidamente
da terra e, con aria di sfida osservò attentamente gli sconosciuti,
rammaricandosi di non riuscire ad incrociare i loro sguardi.
Erano molto simili tra loro,
indossavano tutti un’armatura finemente cesellata e cavalcavano dei fieri destrieri
ma uno tra tutti attrasse la sua attenzione.
I raggi del sole, riflessi
sulle auree decorazioni del suo elmo elegante e maestoso, creavano un’aura
dorata attorno al suo capo e cavalcava una giumenta dal manto candido, che
spiccava tra gli altri stalloni neri come la notte.
Per alcuni secondi, che parvero
eterni, nessuno proferì parola ed il giovane elfo si limitò ad abbassare il
capo concentrandosi sulla propria aura interiore, per poter poi creare uno
scudo magico, in caso di bisogno.
Era stato addestrato per
combattere ma era un convinto sostenitore della non violenza e non aveva
l’abitudine di portare armi con sé, si sentiva vulnerabile ma il suo innato
istinto era stranamente taciturno, non gli trasmetteva sensazioni negative e
questo contribuì a tranquillizzarlo.
Fu lo strano cavaliere dorato
che ruppe il silenzio e con voce melodiosa e gentile, che a Spoongy ricordò lo
sciabordio dell’acqua del fiume, utilizzando il linguaggio umano di quella zona
sentenziò rivolto ai suoi compagni di viaggio:
< Ecco colui che stavamo
cercando! >
Poi, scese dal meraviglioso
quadrupede con estrema rapidità e leggiadria, pareva fluttuare anziché toccare
il suolo, tanto che l’erba verde sotto i suoi arti non si piegava neppure.
< Non temere, giovane elfo.
Vieni accanto a me, dammi la mano e cavalca con me verso la meta. Giunti al mio
palazzo ti accoglierò con tutti gli onori e ti spiegherò il tuo destino. Non
opporti te ne prego. Non ti obbligherò con la forza a far ciò che non vorresti,
anche se le mie guardie qui presenti non avrebbero alcuna difficoltà nel
catturarti e trasportati nella mia dimora. Non voglio farti del male, concedimi
la tua fiducia e tutto andrà bene!>
Ammaliato, stordito ed affascinato
da questa eterea ed indistinta figura, il nostro eroe non oppose alcuna
resistenza, seguì docilmente gli sconosciuti ed affrontò in loro compagnia un
lunghissimo viaggio, in cui, come per magia, cavalcarono per giorni in assoluto
silenzio senza avvertire fame e fatica.
Il tramonto del quarto giorno
stava ormai tinteggiando il cielo di sfumature dorate quando avvistarono uno
splendido castello, immacolato ed etereo, all’orizzonte, e al comparir della
luna piena stavano varcando il cancello dorato della lussuosa dimora.
I cinque cavalieri, dopo un
rispettoso cenno di saluto, si dileguarono verso le scuderie mentre l’elfo ed
il suo protettore affidarono il bianco cavallo ad uno scudiero e si
addentrarono in un immenso salone. Solo a quel punto Spoongy ebbe modo di
sentire nuovamente la voce del suo compagno d’avventura.
< Ben arrivato nel tuo nuovo
regno futuro re! Ora chiudi gli occhi e afferra le mie mani affinché io possa
prepararti all’ incontro con il Maestro!> così dicendo distese le braccia e
gli offrì la stretta dolce ma decisa di dieci lunghe dita affusolate.
Come
in un film di animazione il giovane elfo si vide nel palazzo con una
meravigliosa fata accanto, elegante, gentile e dotata di una luce rassicurante.
Contrariamente ad ogni logica lui si allontana da lei senza proferir parola e
fugge verso il bosco e, dopo poco si odono gli inconfondibili suoni di una
battaglia. Oscurità, morte, sangue terrore e fuoco ovunque fino a lambire il
castello e a radere al suolo ogni cosa.
Avvertì un brivido di puro
terrore lungo la schiena e , senza desiderarlo lanciò un urlo agghiacciante.
La
scena nella sua immaginazione ritornò al punto precedente, lui e la bellissima
fanciulla passeggiano teneramente in un giardino fiorito, si scambiano sguardi
complici ed innamorati e nell’ aria si avvertono i profumi di fiori e di
primavera. Tutto è luminoso e sprigiona pace ed il ventre della sua compagna e
tondo e gonfio, la sua sposa sembra essere in procinto di dare alla luce il
frutto del loro amore.
Sorrise il giovane elfo e si
riscosse sollevando le palpebre.
Di fronte a lui la splendida
fata del suo sogno con un elegante abito dorato, le loro mani intrecciate.
Lei lo osservò con attenzione
e, guidandolo verso una massiccia porta intarsiata aggiunse:
< Ora sai! Io sono Ava,
principessa del regno fatato e tu sei l’erede del regno elfico. Per salvare il
Mondo la leggenda dice che dobbiamo unirci e mettere al mondo il predestinato,
colui che con amore e giustizia guiderà tutti i popoli verso la pace. La scelta
spetta solo a te! >
Poi gli posò dolcemente un dito
sulle labbra riarse.
< Non dirmi nulla! Ora
andremo dal Maestro e, solo a lui comunicherai la tua scelta con la voce del
cuore. Io capirò!>
Ed i due giovani si accinsero
ad entrare, tenendosi per mano e procedendo in perfetta armonia per decidere le
sorti del Magico Mondo.
Le altre giornate riguardanti questo libro:
1° giornata: In compagnia di una penna - La copertina del libro
2° giornata: Leggendo insieme - La vita divertente di un autore
3° giornata: Gli occhi del lupo - Autore vs Personaggio