6 feb 2018

Oh scusa dormivi - Jane Birkin » Recensione

Buongiorno a tutti  e buon inizio settimana^^
So bene che la settimana è iniziata ieri, però meglio dimenticarlo come giorno.. per niente leggero e sereno come avrei voluto.

Oggi invece spero di recuperare iniziando con una bella recensione che spero vi faccia conoscere un piccolo testo dalla lettura veloce che potrebbe tenervi compagnia.

➳ Titolo: Oh scusa dormivi
➳ Autrice:  Jane Birkin
➳ Editore: Barbes
➳ Prezzo€4,60 cartaceo 


➳ Trama
Il dialogo fra una donna e un uomo in una notte difficile nella quale lei cerca di capire e affrontare le distanze fra di loro, di avvicinarsi, di rendere possibile un amore che sta soffrendo. Un testo straziante e bellissimo che è diventato anche un film e uno spettacolo di grande successo in Francia.

➳ Recensione

Un piccolo libricino veloce da leggere in quanto si tratta solo di un lungo dialogo tra una donna ed un uomo che, in una notte senza sonno per lei, affrontano i loro problemi di coppia.

Durante questa nottata vengono fuori tutte le paure, le sensazioni e i pensieri dei due, soprattutto della donna. Ciò rappresenta un po' il libero sfogo che molti di noi vorrebbero avere per poter lasciare uscire tutto ciò che da un po' di tempo portiamo dentro.
Un dialogo ai limiti dell'esasperazione che in alcuni versi potrebbe anche risultare poco chiaro se non ci si è immedesimati a dovere nella coppia.

LEI: Bisogna muoversi, mettersi in agitazione, dire no. "No a questo silenzio orribile che mi fa impazzire". "No a piangere tutta la vita nei bagni". "No a essere sempre sola ad aver paura di notte". No a fare finta nelle notti di sesso e poi quando il corpo pesante dell'altro ti schiaccia, scappare in bagno come un adolescente, toccarsi e piangere ancora, per finirla..." (pag. 82)
Una scrittura adatta al genere, un linguaggio colloquiale che ci permette di entrare dentro uno scenario che magari a qualche lettore potrà sembrare vicino alla propria realtà.
Un libro che si legge anche in meno di un'ora, un dialogo a tratti non sempre lineare, quasi come un flusso di coscienza dei due protagonisti che portano a galla sentimenti e pensieri anche se non strettamente e palesemente legati a ciò che è stato detto nelle due battute precedenti.

LUI: Ti è scappato, ma ecco qua! Con me non sei stata solo infelice. Mentre tu dici che abbiamo vissuto nel peccato e nella vergogna, io mi ricordo di te, sconvolgente, con una specie di gioia di vivere, di coraggio. Quel letto per terra, al piano di sopra, quel materasso; mentre tu ora mi fai credere di aver pianto, io mi ricordo come godevamo lì sopra. Tu ti ricordi solo dei momenti di tormento, io no, o non solo. Ora, è un tormento perchè è troppo tardi. Lui è sopravvissuto, rivive. Ha un figlio, lui, rinasce, ed è questo che non sopporti. Il tuo posto è preso. (pag. 73)

E' qui un po' tutto quello che magari alle volte abbiamo pensato di voler dire, quei sassolini nella scarpa che vorremmo toglierci anche magari esagerando un po' per portare la ragione dalla nostra.
Perchè in fondo è spesso quello che ci frega, il fatto che discutiamo solo per affermare la nostra ragione, nonostante capiti che neanche noi siamo convinti di ciò che esce dalla nostra bocca.



Voto: 3,5 frecce su 5
 Un dialogo dagli aspetti reale che intrattiene per un'oretta.

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