23 ott 2017

Quattro blog per un autore: I giardini dell'altrove - Loredana La Puma

Buongiorno e buona domenica... no, bugia, oggi è lunedì.
Scusate il ritardo ma ieri è stata una giornata abbastanza stancante e non essendo stata a casa non ho potuto pubblicare il post riguardante la rubrica ''Quattro blog per un autore", però oggi rimedio subito ^^


➳ Titolo: I giardini dell'altrove
➳ Autrice: Loredana La Puma

➳ Editore: 
Les Flaneurs Edizioni
➳ Prezzo €4,99 ebook €18,70 cartaceo


➳ Trama
Due settimane a Natale. Sara Brera, ventitreenne che ha lasciato la famiglia per cercare la propria strada, si licenzia dall'ultimo di una lunga lista di lavoretti precari e indegni delle sue reali aspirazioni. Sull'orlo della disperazione e con gli ultimi spiccioli in tasca, si ritrova casualmente davanti a una vetrina polverosa: è L'Antro di Leo, libreria dall'aria antiquata che sembra quasi materializzarsi lì per lei. La ragazza si fa coraggio e chiede un lavoro al proprietario Ismaele, uno strambo vecchietto che la accoglie e la accetta in prova fino alla vigilia; con sommo disappunto dell'altro commesso, lo scontroso Gabriel. La ragazza sente finalmente di aver trovato il suo posto, ma da quel momento in poi iniziano a susseguirsi una serie di avvenimenti inspiegabili di cui l'Antro sembra essere il fulcro: l'invalicabile porta della cantina, quello scampanellio che sembra fermare il tempo e infine l'incontro con il piccolo Marco e la sua storia inquietante. Cos'è accaduto nelle ultime ore? Cosa nascondono i due librai? Sara sta per scoprire una realtà più grande di lei che la precipita nel bel mezzo di un'indagine investigativa a tinte sovrannaturali.

“E ADESSO SCRITTORE… CONTINUA TU!”
Conosciamo l’autrice attraverso la sua scrittura.
L’autrice potrà scegliere tra:

A) DARE SFOGO ALLA SUA SCRITTURA CREATIVA SCEGLIENDO UNO DEI TRE QUESITI PROPOSTI 

B) DARE ORIGINE A UN RACCONTO BREVE SCEGLIENDO TRA TRE INCIPIT


A)



1) Facciamo un tuffo nel passato. Se potessi parlare con te stesso quando avevi dieci anni, cosa ti diresti? Cosa vorresti rivelare a quel bambino del suo futuro? Scrivi una lettera indirizzata a te quando frequentavi le elementari.

2) Avrai sicuramente delle caratteristiche particolari che fanno di te una persona diversa dalle altre. Dai vita a un personaggio di sesso opposto al tuo con queste tue peculiarità. Descrivilo sia fisicamente che caratterialmente e raccontaci in quale ambientazione lo inseriresti se dovessi creare una storia per lui/lei.

3) Apri il dizionario in una pagina a caso e punta il dito su una parola. Fai questa operazione per dieci volte e appunta le parole che ottieni. Scrivi una breve storia che contenga tutte queste parole (N.B. Non barare!).


RISPOSTA:

HO SCELTO IL QUESITO “3” DELL’OPZIONE “A”. DI SEGUITO LE DIECI PAROLE TROVATE SUL DIZIONARIO E IL RACCONTO RELATIVO.
Parole: PendolareSicurezzaReazioneDonnaPranzoAlberoEcoSvegliaDavanzaleComputer.
Ore sei e quarantacinque: la sveglia del cellulare gli ordina di alzarsi. Ore sette e venti: è pronto per uscire. Prende la valigetta, apre la porta, se la richiude dietro con un tonfo. Non perde tempo a serrare l’uscio a chiave… ci sarebbe davvero ben poco da rubare, lì dentro.
La sua vita da pendolare ricomincia, come ogni mattina. Salvo ritardi, il suo treno partirà  alle otto e cinque. Quarantacinque minuti per arrivare in ufficio, dove si piazzerà nel solito cubicolo. Inserirà dati fino all’ora di pranzo. Pausa. Veloce puntata alla gastronomia tre isolati più giù. Alle sedici in punto sarà di nuovo alla sua scrivania. Inserirà altri dati. Alle venti e un quarto sarà libero di andare. Arriverà a casa per le ventuno e trenta. Cenerà, si distrarrà un’oretta al computer, andrà a dormire. L’indomani ricomincerà tutto da capo.
Uno scampanellio ossessivo e monotono lo distrae da quel tedioso salto nel futuro: il passaggio a livello è in procinto di chiudersi. Calcola la distanza che ancora lo separa dallo sbarramento e conclude che non farà in tempo a passare, così rallenta. Le persone attorno a lui sbuffano, si lamentano, aggrottano la fronte: a nessuno piace perdere tempo… il tempo è talmente prezioso!
Si ferma a un passo dalla sbarra a righe bianche e rosse, ormai interamente abbassata.
Nonostante sia ottobre, il sole è ancora tiepido. Lo percepisce attraverso la giacca e la camicia, e il calore sembra arrivargli fin dentro l’anima. È una bella sensazione.
L’unico albero dei dintorni che ancora si ostina a sopravvivere in quella distesa di cemento ha perso ormai quasi tutte le foglie; una brezza leggera muove quelle cadute verso di lui. Accartocciate, morte… eppure non prive di una loro bellezza. Dopo aver trascorso alcuni secondi a osservarle, sente come uno strano formicolio andargli su e giù lungo tutto il corpo. Quanto tempo è passato, si chiede, dall’ultima volta in cui ha avuto davvero il tempo di guardarsi intorno?
Nella palazzina di fronte, un’anziana è affacciata al davanzale di una finestra. Forse guarda fuori per scacciare la noia, o forse anche lei vuole godersi gli ultimi tepori dell’autunno.
La donna in attesa accanto a lui fa oscillare il passeggino per tenere buona la bambina di due o tre anni seduta davanti. La piccola piagnucola, la madre sembra stanca… borse sotto gli occhi, capelli disfatti, sguardo perso dietro mille pensieri.
Distrattamente, quasi in automatico, lui dà un’occhiata all’orologio. Si sta facendo tardi, di questo passo finirà per perdere il treno. Un istante dopo, mentre riabbassa il braccio, viene investito da un odore dolciastro e pungente, inconfondibile: il fruttivendolo all’angolo sta preparando le caldarroste, facendo uscire dalla sommità del forno una colonna di fumo che profuma come la vecchia casa di sua nonna. Insieme a quell’odore viene travolto inaspettatamente dall’eco di un passato lontano, un groviglio di sensazioni difficili da districare: calore, sicurezza… la serenità inafferrabile dell’infanzia, quando tutto era spaventoso eppure incredibilmente rassicurante, complicato eppure semplicissimo.
Il fischio prolungato del treno sembra piombare lì da un altro mondo. Transita davanti al passaggio a livello come un razzo, senza dare il tempo di mettere a fuoco nulla, se non una scia di finestrini e sagome indefinite al di là di essi. In meno di dieci secondi è già sparito, quasi non ci fosse mai stato.
Il mormorio della gente sale di volume. Gli automobilisti ridanno gas ai motori, preparandosi a schizzare via. La sbarra finalmente di rialza, accompagnata da un generale brusio di sollievo. Da un lato e dall’altro persone, automezzi e biciclette si riversano sui binari, ognuno pronto a gettarsi nuovamente nel caos della vita.
Ma non lui. Lui è ancora fermo nella stessa posizione, a sentire l’odore delle caldarroste, il sole sulla schiena e il fruscio delle foglie che rotolano sull’asfalto. Ha la testa china. Piange.
Alcuni passanti gli lanciano occhiate incuriosite o interdette, ma per lui è come se non esistessero. Rimane lì parecchio tempo, fino a quando il solito segnale acustico non lo avvisa che il passaggio è sul punto di richiudersi. Questa volta la sua reazione è immediata, come se non avesse atteso altro: con rapidi gesti della mano si asciuga alla meno peggio le lacrime, quindi attraversa i binari quasi di corsa, guadagnando l’altra sponda finché ancora gli è possibile. Giunto alla meta si guarda indietro. Un tragitto così breve, neppure dieci metri… e a lui sembra di avere attraversato a nuoto l’oceano!

Solleva un’ultima volta lo sguardo al cielo, chiude gli occhi, si lascia bagnare dalla luce. Quando finalmente si incammina verso la stazione, per la prima volta dopo anni lo fa a passo leggero. Ha deciso che prenderà un treno, ma non il solito. Ne prenderà un altro. Uno qualunque.




B)


1)     FANTASY
Il sole stava tramontando sulle verdi vallate di Renwinter quando Spoongy, elfo nato e cresciuto nel villaggio più piccolo del Regno di Nalyssa, iniziò la sua corsa a perdifiato giù per il sentiero immerso nella foresta di Kinwood. Se le sue orecchie a mezzapunta non lo avevano tradito stavolta, aveva appena sentito un rumore di zoccoli avvicinarsi ed era raro vedere dei cavalieri a Renwinter.
Correva senza sosta quando inciampò in un sasso e, perdendo l’equilibrio, si ritrovò con la faccia nella polvere. Sei cavalieri dalle armature argentate, lo aspettavano alla fine del sentiero e la sua vita sarebbe cambiata presto, molto presto.

2)    THRILLER/GIALLO/NOIR
“Colpevole o innocente? Colpevole o innocente?”.
La voce baritonale dell’avvocato Spencer rimbombava nell’aula del tribunale della Corte Suprema sulla First Street di Washington.
Anthony Keed era stato accusato dell’omicidio della moglie Lavinia Parker. La donna era morta annegata nella vasca da bagno e il corpo era stato ritrovato da un’anziana vicina di casa entrata nell’abitazione dei Keed dopo aver sentito degli schiamazzi seguiti da rumori di colluttazione. La polizia, però, non aveva trovato niente fuori posto e la deposizione della donna non era stata considerata rilevante; cosa che l’avvocato James Weel, difensore del marito della vittima, aveva invece ritenuto importante ai fini delle sue indagini. In quella sala era l’unico a credere all’innocenza del suo cliente e sarebbe riuscito a trovare le prove per dimostrarlo.

3)    NARRATIVA CONTEMPORANEA/ROMANZO ROSA
Ho lasciato casa mia due ore fa e nell’ordine:
a)     ho perso l’autobus che mi portava direttamene in ufficio e ho dovuto prendere un taxi
b)     il taxi in questione ha sgommato su una pozzanghera che mi ha schizzato il tailleur di cinquecento euro comprato nel negozio più caro di New York
c)      ho dimenticato di prendere le slide della presentazione e adesso mi devo sorbire una predica di venti minuti da parte del mio tutor.
La giornata non poteva cominciare meglio di così e, di lì a poco, sarebbe tramutata in una vera e propria tragedia… nel mio ufficio al trentatreesimo piano del grattacielo più imponente della Grande Mela, mi aspettava lui: Damian Spencer, più noto come “Il Distruttore”; soprannome dovuto alla moria di tirocinanti che sfortunatamente si ritrovavano Spencer come tutor. E fortuna vuole che proprio io, Miriam Life, ventiquattrenne di Hoboken, ero stata affidata da tre mesi nelle mani dell’uomo più arrogante e prepotente di tutti gli Stati Uniti anzi, del mondo intero.





Le altre giornate riguardanti questo libro:

1° giornata: In compagnia di una penna - La copertina del libro
2° giornata: Leggendo insieme - La vita divertente di un autore
3° giornata: Gli occhi del lupo - Autore vs PersonaggioQuattr

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