Buongiorno e buona domenica a tutti voi che viaggiate nella blogosfera!^^
So che di solito la domenica ci sarebbe il Sunday Tea ma per un post tale devo avere molto tempo dietro che, oggi, non ho.
Peeeerò, le novità non mancano mica. Come potete vedere vi porto comunque una segnalazione ricca!
(Voglio ricordare a tutti che sul blog vi è un giveaway aperto a tutti! Potete vincere dei fantastici libri, tra cartacei ed ebook!)
➳ Titolo: Lo scrigno di Adymair (saga)
➳ Autrice: Snee Drunningen
➳ Casa editrice: Autopubblicato
➳ Pagine: 776
➳ Genere: Fantasy
➳ Data di pubblicazione: 7 Marzo 2016
➳ Prezzo: €2,99 kindle-ebook €20,79 cartaceo
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➳ Trama
C’erano una volta, in un mondo lontano,
Conti e maghi, elfi e cavalieri. Ma anche cose davvero stupefacenti.
Un uomo indossa gli occhiali. Un altro
adopera un cannocchiale. Qualcuno preme un interruttore e la luce elettrica
viene accesa per la prima volta.
È la Confraternita la madre di queste
novità. La Confraternita osteggia i privilegi di cui godono i nobili, esige la
redistribuzione delle ricchezze e si oppone a ogni forma di disuguaglianza,
inclusa quella garantita dalla magia; attraverso la tecnica e il progresso
scientifico, persegue il bene dei più e dei deboli, e per questo è odiata e
temuta.
Un giorno, in una tranquilla cittadina
costiera, due sorelle, Eirien e Finduen, sono testimoni dell’omicidio di un
alto prelato dell’ordine. Non si tratta di un caso, tantomeno del gesto isolato
di un oppositore. È solo la prima tappa di un grande disegno, l’inizio della
lotta per impadronirsi del potere sconfinato di un antico nemico, il potere
definitivo e assoluto, il potere la cui sola esistenza minaccia di distruggere
tutto ciò che la Confraternita ha costruito nei secoli.
Loro malgrado, Eirien, Finduen e i loro
amici, il giovane mago Atelmor e il vecchio bibliotecario Pheswan, si
troveranno trascinati in un conflitto che va molto al di là delle loro semplici
vite. Tra alleati insospettabili e nemici inaspettati, tra maschere e raggiri,
tradimenti e conversioni, invenzioni e rivelazioni, tra teaser e incantesimi, i
nostri si troveranno a fronteggiare la desolante solitudine di compiere delle
scelte, perché niente è come sembra e a nessuno sarà concesso di restare
neutrale, almeno finché non verrà svelato il contenuto dello Scrigno di
Adymair.
Lo scrigno di
Adymair si stacca nettamente dal panorama del
fantasy italiano contemporaneo, perché è un cosiddetto secondary world, ovvero
una storia ambientata in un mondo alternativo. Tuttavia, è un secondary
world sui generis, nel quale gli elementi del nostro mondo, quello
reale, vanno a collidere coi caratteri tradizionali e quasi stereotipi della
fantasy. Ne nasce un costante dibattito tra opinioni contrarie: in particolare
tra i valori fortemente egualitari, ma deindividualizzanti, della Confraternita
e quelli elitari, ma meno rigidi, di cui si fanno
portatori i maghi: tra l’ordine supremo e il caos dove vince il più forte.
Ma la
principale particolarità de Lo scrigno di Adymair rispetto al
genere fantasy risiede nel fatto che i sentimenti dei personaggi, i loro
distinti caratteri e i loro rapporti reciproci hanno un ruolo dominante. Le
controversie sulla magia fanno da sfondo alle vicende di famiglie
problematiche, fondate su rancori sepolti o su odi che si finge di non vedere;
di giovani che si confrontano con la difficoltà di soddisfare le aspettative
dell’inserimento sociale, o con i primi amori, o per il tortuoso percorso di
accettazione di se stessi e di costruzione della propria identità, in rapporto
o in contrasto con la stirpe, la nazionalità, l’educazione. Insomma, Lo
scrigno di Adymair fa dell’approfondimento psicologico, delle
personalità e del loro sviluppo, delle emozioni un centro focale della
narrazione. I sentimenti sono protagonisti: dominano e non di rado provocano
gli avvenimenti, determinando le scelte dei personaggi; e il susseguirsi senza
pausa di eventi clamorosi e sconvolgenti fornisce continuamente materiale per
la loro analisi.
➳ Contatti dell'autrice